Monte Pellecchia il Re dei Lucretili

Salire sui monti in autunno può regalare delle sorprese in qualunque latitudine. Le alture dell’Italia centrale sono un luogo ideale per approfittare di quelle speciali giornate terse capaci di mostrare nitide e vicine zone spesso dallo sguardo irraggiungibili.

Dal monte Pellecchia, con un pò di meteo-fortuna, potremmo avere la sensazione di poter toccare, semplicemente allungando un braccio, molte delle cime più famose dell’Appennino Centrale: Gennaro, Tancia, Viglio, Cacume, Malaina, Semprevisa, Guadagnolo, Soratte, Amiata,  Follettoso, Maschio delle Faete e ancora altri. Insomma, il panorama dalla bella, lunga e facile cresta che percorreremo è assicurato. L’abbraccio con queste affascinanti vette è nelle mani del Signore.

Partiremo da un punto strategico che non indico semplicemente perché so di essere molto copiato, e questo mi da un pò fastidio come certi insetti d’estate . L’escursione non chiede un impegno gravoso, il percorso si presenta per lo più "dinamico" e "leggero", tranne che nel tratto della bella salitona nel bosco che noi però affronteremo con calma e a passo lento, come veri montanari.

Raggiunta la cresta scorazzeremo sui dolci pendii tra le vette affacciandoci in ogni direzione, godendo degli immensi panorami.  

E sarà qui, su questa splendida terrazza, che consumeremo il nostro pranzo al sacco … caffè, dolcetti e poi … via per il rientro alla base. Non privo di sorprese anche il percorso di ritorno che, ad anello, ci condurrà alle macchine.

Strada facendo raggiungeremo un bel localetto per il nostro terzo tempo.